Ma la paura era questo?
Non i minacciosi
fantasmi del pensiero e della coscienza.
Non i lunghi corridoi d'ospedale
con tubi fluorescenti giorno e notte.
Neppure il tremore d'irrealtà
che rimane nell'anima se ricordi.
La paura, sembra, è quieta:
arriva quando chiudi la finestra
e capisci che tutto quanto guardi
è lo stesso di ieri, e lo stesso
sarà domani e per sempre.
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